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I volti di questi “adulti”-bambini segnati dalla fuga,
dalla persecuzione, dal freddo e dal gelo restano vivi
e tornano visi fanciulli davanti alla più semplice delle felicità.

Semplice come mangiare un piatto di minestra,
Semplice come indossare un paio di scarpe,
Semplice, come bere un bicchier d’acqua.

I miei più grandi complimenti a tutti i maghetti-pagliacci di Bagdad, grandi e piccini.
S iate portatori di sorrisi di pace.

Un saluto particolare ad Abuna Luis, ad Abuna Giorgio. Grazie!!!

Il Pimpa