CONDIVIDI

“L’Expo di Parigi del 1900 ci ha lasciato un’eredità materiale come la torre Eiffel. Allora quell’appuntamento era l’occasione per fare il punto dell’avanzamento della tecnica, della matematica e dell’ingegneria. A Shanghai arrivarono quaranta milioni di persone e per la Cina fu l’occasione di mettere in mostra tutta la propria energia e crescita economica. Per noi è una straordinaria occasione per fare il punto sul tema più importante della vita di tutta l’umanità. L’eredità di Expo sarà grande, permettendo di costruire una autostrada della conoscenza dove si possono incontrare i contenuti”. Così Massimiliano Tarantino, segretario generale della Fondazione Feltrinelli e coordinatore della redazione della Carta di Milano, ha esordito durante una serata pubblica svoltasi a Ispra nel mese di ottobre, durante il quale ha spiegato il significato e il valore della Carta di Milano. “Un grande lavoro, fatto da oltre 170 scienziati e ricercatori provenienti da tutto il mondo e che ha portato alla redazione della Carta di Milano, una iniziativa nata dal Laboratorio per Expo, promosso da Fondazione Feltrinelli e presieduto dal filosofo Salvatore Veca”. Ora Expo ha chiuso i battenti e Ispra sta pensando al dopo-esposizione. Spiega il sindaco Melissa De Santis: “sono oltre un milione le persone che hanno firmato questo importante documento che stabilisce la grande responsabilità che ognuno di noi può assumersi di fronte a una sfida globale come quella di nutrire il pianeta. E proprio per questo motivo l’Amministrazione ha promosso durante tutto il periodo di Expo la sottoscrizione della Carta di Milano, che concretamente rappresenta il dopo-Expo. Abbiamo parlato di Carta di Milano anche con le Scuole, spiegando agli alunni che cos’è Carta di Milano, e invitandoli alla sottoscrizione della Carta dei Bambini. Carta di Milano racchiude nel suo significato più profondo un grande senso di comunità, e questo senso noi vogliamo continuare a promuoverlo e diffonderlo, affinché le nostre braccia e le nostre gambe diventino lo strumento concreto per la realizzazione dei principi di Carta di Milano”.

UNA COMMISSIONE CONSIGLIARE EXPO A ISPRA PER APPROFONDIRE LE TEMATICHE
Come spiega Cristina Riva, presidente della Commissione Expo, sono stati organizzati percorsi tematici di comprensione e avvicinamento al tema delle esposizioni universali con incontri aperti al pubblico e interventi di esperti di storia, architettura e giornalismo. “Abbiamo voluto illustrare e divulgare nell’ambito della comunità la conoscenza dei temi della Carta di Milano, che rimane come “monumento immateriale” ed eredità morale di EXPO. Il documento sancisce il diritto al cibo da parte di tutti, promuove la lotta agli sprechi combattendo la fame e nello stesso tempo cercando di arginare l’obesità, promuovendo un equo accesso alle risorse naturali e garantendo una gestione sostenibile dei processi produttivi. La sostenibilità alimentare, ambientale, energetica e sociale rappresenta infatti il motore di uno sviluppo capace di tutelare il destino delle generazioni future”. In accordo con la Dirigenza Scolastica sono stati organizzati anche alcuni incontri di formazione ed educazione su Carta di Milano dedicati agli studenti della scuola secondaria di Ispra. Ora per il dopo-Expo ci si propone di diffondere la cultura della lotta agli sprechi alimentari, al consumo eccessivo di acqua e a piccoli ma decisivi percorsi sostenibili individuali e collettivi.
3-il-progetto-per-Expo-2015

1 COMMENTO